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2024 - numero 26

Truffe al pascolo

Danni enormi per le casse pubbliche, ma anche per l’ambiente. Il numero 26 de lavialibera dedica la copertina e il suo dossier alle “mafie dei pascoli”. Si tratta di un numero speciale, realizzato in collaborazione con La Nuova Ecologia, mensile fondato da Legambiente.

Alcuni gruppi criminali compiono frodi per ottenere i ricchi contributi europei legati ai pascoli. È un fenomeno sempre più esteso. Secondo l’Ufficio europeo antifrode (Olaf), nel 2022 il valore delle truffe alla Politica agricola comune (Pac) nei 27 membri dell’Unione ha superato i 200 milioni di euro. L’Italia, con 307 segnalazioni, è al terzo posto, dopo Polonia e Romania, per danno erariale: oltre 26 milioni di euro.

Per raccontare tutto ciò, siamo stati in Abruzzo, regione dove queste pratiche si sono diffuse anche per la negligenza dei controllori. Qui i nostri inviati hanno intervistato i pastori che hanno subito i danni della corsa all’accaparramento ai pascoli di montagna da parte di grandi imprese del nord e di gruppi criminali. In pianura Padana il fenomeno assume un'altra veste: i pascoli "fantasma" servono a sversare i liquami degli allevamenti intensivi oltre i limiti consentiti. 

Le frodi sui contributi per i pascoli non sono un fenomeno tutto italiano: i predoni di terreni e soldi agiscono anche in altre parti d'Europa, in particolare in Polonia, Ungheria, Spagna e Francia.

Nel numero, ancora spazio all’Europa in vista delle prossime elezioni. Sul tema delle migrazioni, la commissione presieduta da Ursula Von Der Leyen rincorre le politiche di destra di Giorgia Meloni. In Italia, la politica tenta di porre un rimedio all’astensionismo cercando di agevolare il voto di studenti e lavoratori fuorisede, ma milioni di persone non potranno votare a giugno, a meno di affrontare viaggi lunghi e costosi. 

L’intervista col presente introduce il racconto di un operaio impiegato nella manutenzione stradale, che spiega i meccanismi di un settore poco tutelato dove gli incidenti, a volte fatali, sono all'ordine del giorno. Nella rubrica Culturama, lo scrittore spagnolo Fernando Aramburu spiega il suo lavoro per raccontare il dolore delle famiglie separate dal terrorismo nazionalista: “Il desiderio di memoria e di giustizia è un bisogno fondamentale dell'essere umano”. Chiude Tomaso Montanari, sulla repressione delle proteste pro-Palestina nelle università italiane e straniere. 

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